Primo appuntamento con Sabrina

"Dai, porca!", le dico fissandola negli occhi. "Diamo inizio alle riprese!"
Punto l'obiettivo sul seno, le con una mano mi scosta.
"Stronzo! Voglio la grana, la grana hai capito?"
Al ché non ci ho più visto. Poggio la telecamera sul divano e l'afferro per il bacino.
Mi giro e vedo una seggiola. Tenendola ben stretta mi siedo mentre la appoggio con delicatezza con il bacino sulle mie gambe.
"Tu meriti una lezione, troja!", le dico con voce decisa.
"Che cazzo faiiii???", chiede Sabrina, ansimando e con gli occhi sgranati.
Il suo morbido e setoso culo riceve un primo schiaffo.
"Ahoooo", urla sorpresa...
Inizio a sculacciarla senza sosta mentre avverto il suo membro duro come l'acciaio premere sui miei pantaloni. Apro le gambe, faccio passare il suo cazzo tra le mie ginocchia e poi le richiudo.
"Ohhhh....", geme Sabrina.
Con le gambe le premo forte il cacchio, che sembra esplodere per quanto duro, mentre con le mani colpisco deciso le natiche. Vado avanti per dieci minuti, incurante delle sue suppliche. Quando il suo culo è rosso fiamma, rallento e con la mano inizio a massaggiarle la zona sfinterica. Le allargo l'ano mentre schiaccio il suo cazzo tra le ginocchia. Infilo prima un dito, poi due, infine tre in profondità mentre lei inizia a piangere. Dal piacere.
"Allora", le chiedo, "vuoi ancora i duecento euro?"
"Certo! Bastardo!", grida mentre mi guarda in faccia.
Inizio a stringere le gambe ad intermittenza, mentre le tengo tre dita al culo facendole entrare e uscire con velocità. Con l'altra mano passo sotto la sua pancia e raggiungo le palle. Le afferro con forza, tenendole in pugno. Vado avanti così per mezzo minuto e sento che la porca trema tutta, il suo uccello mi pulsa tra le gambe... lascio le palle e l'afferro per il capelli, costringendola a guardarmi negli occhi.
"Porca! Troja! Stai godendo come una matta!"
Finita la frase sento bagnare i pantaloni... un fiotto di sperma caldo cola sulle mie gambe...
Lei ansima e si contorce, gli occhi rivolti al soffitto e si accascia come uno straccio...